Non c’è niente di peggio che essere superati da tedeschi, più attenti, e francesi, più creativi, quando si parla di mozzarella di bufala. E attenzione, non si parla di chi la fa meglio, ma di chi la consuma meglio. Perché secondo un’indagine che Fattorie Garofalo, che è il primo produttore mondiale di Mozzarella di Bufala Campana DOP, ha condotto, nei suoi negozi disseminati negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie italiane, emerge che l’italiano medio la mozzarella la conserva male, la condisce troppo, quasi sempre la taglia più o meno a caso, la mangia fredda e, se avanza, la immerge nell’acqua del rubinetto. Ma non solo, perché la maggior parte generalmente non legge l’etichetta e un terzo non presta nemmeno attenzione alla denominazione di origine e alla provenienza. Dunque che fare? Condirla poco, accompagnarla con pane delicato e vino leggero ma, soprattutto e a dispetto del galateo, l’idea sarebbe quella di morsicarla direttamente dalle mani, proprio come ha fatto la Signora Gentile in ‘È stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino.