Nelle cantine di Badia a Coltibuoni si fa vino dal 1051 quando i monaci vallombrosani (Benedettini) fondarono l’abbazia. Da allora, non si è mai smesso. Anzi, dal 1846, quando il monastero, già soppresso dagli editti napoleonici, fu acquistato dalla famiglia Giuntini, la produzione è andata crescendo. E lo ha fatto al punto che oggi il loro Chianti è il più famoso al mondo tra gli appassionati di letteratura, perché nel 2006 Haruki Murakami, che nel solo Giappone non vende mai meno di un milione di copie, lo ha tratteggiato nel racconto ‘Il folclore dei nostri tempi, preistoria del capitalismo avanzato’, contenuto nella raccolta ‘I salici ciechi e la donna addormentata’.
Com’é fatto: Sangiovese 90% altri uvaggi tradizionali 10%. Dopo la fermentazione naturale con lieviti indigeni e una macerazione sulle bucce di almeno tre settimane, l’invecchiamento avviene per due anni in botte grande di rovere francese e austriaco seguito da altri quattro mesi in bottiglia.
Note di degustazione: Alla vista è rosso rubino / al naso emergono liquirizia e ciliegie sotto spirito / al palato la frutta rossa è accompagnata da note speziate.